Un Lituus in studio d’artista
Finalmente dopo la Giornata impensata tutta primaverile di maggio, dopo ben sette mesi siamo pronti per una nuova giornata particolare -anzi due- dal titolo un Lituus in studio d’artista, cosa vuol dire? continuate a leggere se volete e lo scoprirete, intanto vi informo che il 7 el’8 dicembre 2013,
in questi due giorni di pieno inverno, aprirò nuovamente il mio studio dove potrete vedere i nuovi dipinti, le nuove video performance e fluttuare fra profumi di olio di lino e trementina, disegni e idee, come sempre… ingresso libero.
Domenica 8 dicembre esattamente alle ore 19.00, l’ingresso diverrà unicamente su appuntamento per poter dare spazio agli incontri Oltreviola: pittura, teatro, musica e altri deliri.
Come ormai saprete, questi appuntamenti avvengono sempre con autori che ho conosciuto e con cui è nata una reciproca stima e di conseguenza anche l’idea di fonderci per proporre idee nuove ed aprire ancor di più (o almeno tentare), le nostre menti.
Sono quindi davvero onorata di potervi invitare a far parte della presentazione del libro di Andrea Amato: Lituus, gli etruschi e le energie della madre terra.
E a proposito di ciò: ma voi, lo avete un Lituus?
Ma sì dai! quel bastone ricurvo che finisce a spirale e che decide il fas e il nefas, ossia se le azioni siano gradite o meno agli dei… no?
Beh… in effetti neanche io lo posseggo, ci vuole dedizione, saggezza, bisogna divenire -cosa per nulla facile- un Augure per poterlo avere, per poterlo usare, brandire e trovare finalmente il mundus.
Però, conosco chi lo ha: si chiama Caile Vibenna, un giovane etrusco che fa domande e si stupisce come tutti gli uomini arguti che fortunatamente nascono in ogni era: attraversa ostacoli imposti da anziani sacerdoti con un po’ di timore e circospezione ma con l’ambizione di superarli, di ottenere la conoscenza, per poi scoprire e liberare il proprio potere… e la propria energia.
Caile nasce dalla mente dello scrittore Andrea Amato ma forse è meglio dire che la storia di Caile, è una storia scritta secoli fa. Nel tufo. E l’autore l’ha letta nel tufo e ce ne ha rimandato il fascino che lo ha colpito quando era ancora un ragazzo.
La lettura di Lituus è stata per me come la notte che Caile passa con la bella e sensuale Velaria: lunga e larga.
Sono rimasta coinvolta in un viaggio di passione, ironia, verità, culture e densa energia, uno di quei viaggi che non vorresti abbiano mai fine.
Le illustrazioni sono perfettamente in sintonia con lo scritto: realizzate da Vito Maria Fimia con estrema accuratezza e sarà possibile visionarle oltre che nella stampa del libro, anche originali, nei due giorni di apertura dello studio.
Poter condividere questo viaggio con chi lo desidera in un luogo dove di energia ce n’è in ogni angolo ed ogni segno attuale appartiene al primordiale, è il mio augurio.