Periodo: 14 e 15 dicembre 2019
Orari: 17.00 – 21.00
Dove: Studio Arte Viola
Indirizzi: Via Rodolfo Morandi 3 – 00139 Roma (quartiere salario)
E-mail: info@arteviola.com
Sito web: www.arteviola.com
Ingresso libero
Ogni opera durante la sua generazione, è un nuovo dialogo con l’artista. Questa volta l’opera fa sì che il suo “creatore” Viola Di Massimo, si soffermi sulla possibilità di universi in cui noi stessi viviamo contemporaneamente altre vite. Non sono argomentazioni nuove, ma un’opera che parla all’artista, che pone quesiti e suscita nuovi pensieri è sempre cosa grande e unica poiché a sua volta, parlerà a mondo.
L’universo che immagini esiste. Proprio trovandomi a vivere la stessa identica emozione, assumere lo stesso gesto e la medesima espressione dell’opera che sto ultimando, ho la certezza di vivere anche in altri universi nel medesimo istante: uno quindi è in un dipinto (vedi l’articolo di BlogArt n.15 “Oltre la superficie”), uno è durante l’attività onirica, uno è nella realtà (qui saremo d’accordo più o meno tutti), e uno nell’immaginazione. Suppongo quindi ce ne siano molti di più. Magari ne esiste uno fra un attimo ed un altro, o fra un passo e un altro, in sostanza: nel mezzo. Una duplicazione dell’io essenza e fisicità, che vive anche altrove.
Mi perviene quindi durante la lavorazione, un’immagine di sincronicità in cui altri io ripetuti all’infinito magicamente si sincronizzano, come tanti pendoli, in tutti gli spazi in cui vivono. Ognuno di noi stessi nella medesima emozione, gesto, sguardo. Nella stessa contemporaneità, ma in mondi lontani.
Osservando la piccola numerosa opera vedo l’ossessionante pensiero trasformato in figurazione: molteplici fermo immagine in cui ognuno di noi è sincronizzato in un attimo con gli altri se stessi che abitano le diverse cromie, un attimo prima di tornare a tutte le vite che siamo.
Alla fine forse, così soli, non siamo.