Alla meravigliosa Fondazione Museo Venanzo Crocetti è in corso la mostra SINTESI 2022 confronti sulla contemporaneità.
Curata da Giorgio Bertozzi, Maurizio Vitiello e Ferdan Yusufi. Organizzata da Neoartgallery.
Per argomentare riguardo le opere ci sono già gli addetti, io però posso sostenere che in questa mostra di sessantatré artisti, si respira un’aria nuova, salubre: sa di colore, di arte, di prove immaginative e anche di ri-evoluzione personale, quindi, collettiva. E tutti gli artisti che hanno partecipato alla mostra “SINTESI 2022″,”anziani” o “giovani” -riferito solo al tempo in cui si sono dedicati nella vita all’arte- hanno portato un’aria di rinascimento.
Protetti dalle sculture e dall’aurea dello scultore Venanzo Crocetti, e uniti da un’esposizione allestita con eleganza, hanno donato alle pareti e sui piedistalli, timidi o meno nelle loro espressioni, loro stessi.
È quindi evidente nella sala del Museo Crocetti, che in questo periodo storico non crescono solo problematiche, ma anche “persone“. D’altronde De Andrè ce lo ha sintetizzato molto bene in una sola frase nella bellissima “Via del Campo“.
E quindi Rinascono è più giusto dire, persone, che proprio in questo periodo hanno deciso di riprendere in mano o addirittura cambiare la loro vita drasticamente, riprendendo ciò che hanno lasciato da molti anni: se stessi. Oppure, che stanno continuando con grande convinzione ciò che hanno scelto di essere tempo fa.
Attraverso forme, colori e l’arte, si cerca di tornare a sé, per poi forse un giorno restituire la fatica allo spettatore, attraverso l’opera. E non importa a che livello ognuno porterà avanti il proprio operato perché alla fine vale sempre il principio de ” ‘A livella“, nessuno escluso. L’importante è il vivere e saperlo insegnare al prossimo attraverso l’esempio, in un susseguirsi di vite vissute che possano tracciare una linea nuova, una nuova direzione, come quella del pensare all’altro e a chi verrà poi.
Chi si avvicina all’arte ad ogni livello e intensità, a mio avviso è meno “pericoloso”. Vive meglio se dipinge poco perché rilassa la mente. Dà sfogo e si appaga se vende anche le proprie creazioni, infine, si strugge e si appaga in un’alternanza da cardiopalma se vive d’arte. Ma alla fine, se farà del male, lo farà solo a se stesso, e se invece farà del bene, sarà a quel susseguirsi di visitatori che si emozioneranno, giorno dopo giorno, secolo dopo secolo, davanti ad una sua opera.
Ecco, in sintesi (2022), ho visto un recupero di se stessi e questa è l’opera: la performance più accurata e toccante che si possa presentare e rappresentare proprio ora nel 2022.
Forse per la prima volta, una performance dove 63 artisti e 3 entusiasti curatori, coesistono nello stesso intento senza neanche saperlo.
Che sia sempre rinascita, che sia sempre ri-evoluzione.
Viola DM
Servizio fotografico di Elide Pizzini
La mostra rimarrà aperta fino al 24 giugno,
Museo Fondazione Venanzo Crocetti da visitare!
Via Cassia 492 – 00189, Roma – info@fondazionecrocetti.it 06 337114468
orari:
Lunedì venerdì 11-13 e 15-19
Sabato 11-19
Domenica chiuso