Credo in molte cose ma anche in molte poche,
due di quelle in cui credo sono, la prima: che ognuno abbia un proprio spazio da usare in questo mondo; la seconda: che ognuno di noi abbia il dovere di lasciare un segno nella storia di questo mondo.
Certo, molti segni lasciati non sono stati proprio una “meraviglia”, ma molti altri sì.
Non parlo di un segno che debba per forza rimanere nei libri di storia o fare così chiasso da arrivare ovunque forzatamente. Parlo anche solo di una traccia silenziosa che possa rimanere nelle persone attraverso un pensiero nuovo, un’idea diversa, un gesto singolare. Nel caso di un artista, la traccia è la sua opera in cui l’unicità si svela attraverso colori, segni, raffigurazioni e concetti. È per questo che vorrei poter dire del segno lasciato dal pittore Sandro Taliani (Roma 16-03-60, Roma 08-02-2021)
Sandro Taliani: concettuale e dissacrante
Una pittura dal realismo concettuale dissacrante come lui stesso è stato, ed è ora attraverso le sue opere. Sono coinvolta dai suoi dipinti come “Idea Crocifissa” “Come on” “Morte di un ateo “Amore Amaro”, e davvero molto nel suo dipingere mi ha appassionata. La fortuna di conoscerlo ha fatto sì che le sue opere si “ingrandissero” davanti al mio sguardo afferrandone meglio ironia e tragedia, che poi appartengono alla vita di tutti noi.
La sua netta e pittoricamente realistica percezione del vivere quotidiano ha trovato la sua dimensionalità su tela, dove oltre se stesso i protagonisti sono chi lo ha accompagnato da sempre nella sua esistenza: la sua famiglia. Eternizzandosi così insieme a loro, in uno spazio di tela, ad acrilico, fra il surreale e l’assurdo. Non manca però la sua personale denuncia riguardo la costrizione di un popolo recintato da un potere più grande, mettendo in risalto le nostre miserie come nelle opere “Chi?” o “Tra i muri” o ancora “Google images”. Argomenti trattati da sempre e in ogni era da artisti, filosofi e studiosi del comportamento umano.
Non è mia intenzione fare una critica al suo lavoro perché, dinnanzi le sue opere, sono solo un osservatore con il piacere di entrare dentro il suo operato, intimamente, ed è già un bell’impegno. Il mio intento è quello di farlo conoscere a chi non ha avuto la mia fortuna, come quando si ha un amico valido di cui si è orgogliosi. Far sì che altri come me possano godere dei suoi dipinti, affacciarsi da queste sue finestre per comprendere un po’ più di noi stessi perché, come spesso ho detto: l’opera è come uno specchio e più specchi diversi osserveremo, più sapremo di noi.
Personalmente devo molto a Sandro Taliani, le mie “Lettere d’amore di una viaggiatrice – opera n. 395” sono timidamente nate quando su “Exibart”, un giornale d’arte in cui un tempo era facile conoscere altri artisti e confrontarsi anche dal vero, fra lui e me iniziò forse per “caso”, un dialogo irreale. Ero persone diverse ogni giorno, dall’esistenza più varia ad ogni scritto, lui, con grande ironia, rispondeva a tono immergendosi con me in una vita nuova, diversa.
Come personaggi di altre storie
E così, io non ero solo una pittrice e lui non solo un pittore, ma personaggi di storie altre. Da lì nacquero i primi cenni di lettere che poi dopo qualche anno presero una forma più decisa e divennero Lettere d’amore di una viaggiatrice. A lui, al suo modo di accompagnare assurdità, aprire le braccia a mondi nuovi sempre accompagnato da un sornione sorriso, devo un pezzettino della mia crescita umana, immaginativa, professionale.
“Continuo a dipingere perché è sempre stata una necessità personale. Senza voler enfatizzare, contribuisce a rendermi l’idea di riuscire a dare un senso in più alla mia esistenza in vita: pensare che non sia composta unicamente da impegni di routine necessari per la mera sopravvivenza materiale”
Questo è quello che scrive di se stesso su un sito in cui è presente con le sue opere “Artmajeur”. I suoi impegni di routine come il suo lavoro “normale”, era riequilibrato dalla sua accurata espressione pittorica, dal posizionare se stesso assieme ai suoi affetti della vita reale, altrove, inserendosi in un universo concettuale, visivo, realissimo, vasto e avvolgente, dallo sguardo ampio, critico e profondo, esattamente come il suo.
Invito a vedere le opere di Sandro Taliani su internet: Babele Arte , Instagram e Artmajeur
Viola Di Massimo