Questa è una mostra per adulti
Eh sì, capita anche questo: Palazzo del Freddo Fassi, la mostra dal 6 al 9 dicembre è andata bene, il luogo è sospeso nel tempo e l’ambiente sembra una grande famiglia che collabora insieme, consiglio di andare e leggere la storia di questo luogo perché ne ha più di quanto credessi.
Le persone più “curiose” alla fine si sono rivelate le più interessanti e per me è davvero un immenso piacere poter scoprire un’umanità così diversa dalla mia… (anche se poi mi domando se è così). La missionaria dagli occhi profondi che si accorge della memoria contenuta nelle pietre, la suora in “borghese” dal piglio battagliero che ha visto unicamente spiritualità nelle mie opere, l’egittologo dallo sguardo sapiente incuriosito dai miei “geroglifici” molto personali, e poi l’uomo a piedi scalzi che mi parla di antichissime rappresentazioni di Venere… mai conosciute.
E questa è la parte davvero interessante e profonda, vorrei poterli ringraziare per avermi aperto un altro pochino la mente e forse, chissà, spero, anche la conoscenza.
E poi e poi… “Questa è una mostra per adulti” dice la signora al bambino, pensavo che lo dicesse perché forse, chissà, un bambino non va alle mostre perché troppo piccolo secondo loro, e già mi sembrava strano, ma accanto a me sottovoce mi si dice: no, no, Viola, è perché ci sono le donne ignude… e in effetti ora capisco perché dopo i primi tre dipinti visti velocemente è fuggita tirando via il bambino ignaro per la mano.
Ma io mi chiedo: non si potrebbe raccontare al bambino che è nato nudo da l’origine del mondo? Che era bello, piccolissimo, fragile. Che si nasce così, senza vesti, ma poi è stato coperto per proteggerlo dal freddo?
Gli si potrebbe spiegare che il nudo (almeno per ciò che mi riguarda), non è una provocazione, ma è mostrarsi semplicemente per come si è, e che farsi vedere così, proprio come si è, ci rende… inattaccabili?
Caro bambino, spero potrai andare a vedere tante mostre e opere sacre poste in ogni dove, così vedrai che da secoli e secoli gli artisti lavorano col nudo (all’inizio soprattutto per capire che sotto ad una maglia c’è una clavicola che va messa nel posto esatto, e non al posto di una costola per esempio). Nelle esposizioni e nelle chiese vedrai tanti, tanti nudi, e ti accorgerai che siamo fatti tutti diversi, che non ce n’è uno più giusto di un altro e poi… comprenderai che il nudo nell’arte evoca la potenza, l’essenza, la forza, la sensualità, la paura, la grandiosità, che è un veicolo capace di esprimere ogni sentimento ed emozione provata. In poche parole, esprime la vita.
Anzi, sai che ti dico, sarai tu un giorno a spiegare a quella giovane signora, che il nudo, il corpo, è tutto questo: ha la stessa importanza della nostra mente e come per la mente, farsi vedere per come si è, è il segreto che ci rende davvero profondamente, incommensurabilmente liberi.