Inchiostro Knopper

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Inchiostro Knopper (presto anche l’inchiostro ferrogallico Cexa)
Quando ho trovato queste galle non sapevo cosa fossero, ero a Monte Gelato vicino Roma, in un luogo di cascate e cascatelle dove la natura è rigogliosa. Felci di ogni tipo, muschi, licheni, querce e una varietà di foglie dalle forme più diverse.
Ne presi un po’ da terra perché in ogni caso intuivo fossero qualcosa di prezioso. Fra una domanda a qualche amico biologo e una ricerca su internet, scopro che sono galle di quercia Knopper, una quercia rara.
Inizio la lavorazione medioevale, lenta e piena di sorprese, e dopo 10 giorni estraggo l’inchiostro con cui scrivo nel video. E perdonate le dita nere, ma macchia davvero, e dimentico i guanti.

Con mia sorpresa, visto che non butto davvero nulla, scopro da un errore che posso anche realizzare un bel pigmento nero da usare come colore o da tenersi come essenza di Monte Gelato. Un nero profondo, la lavorazione è lunga ma prima o poi sarà pronto e lo proporrò.

Contenuto. In questa piccola bottiglia si vetro alta 5 cm con tappo di alluminio, ci sono:

• – 20 ml di inchiostro ferrogallico di galle Knopper;La primissima lavorazione ad inchiostro;
  – Una raccolta rispettosa;
  – Un luogo incantevole;
  – La memoria dell’acqua, delle felci, dei muschi e degli abitanti di Monte Gelato;
  – Il senso della scoperta e l’idea di non aver scoperto davvero nulla;
  – Il rito ripetuto di chi mi ha preceduto nel tempo, quello di creare inchiostro con pazienza e dedizione e poi, ancora con le mani nere, scriverci.
  – L’entusiasmo della sperimentazione;
  – Qualche piccolo incidente per sbadataggine caratteriale;
  – Un po’ di ansia per non saper onorare abbastanza questa raccolta;
  – L’amore per la ricerca;
  – Il gesto dell’arte;

Uso: Oltre a tornare a scrivere lettere con il pennino, lo uso per lavori a china assieme ad altri colori che sto sperimentando come la Robbia, la Phitolacca, il Sambuco…
Per i Calligrafi è l’ideale, il pensiero di lavorare con un inchiostro dalla ricetta così antica è emozionante per me che disegno, ma anche per chi si immerge anche con la bravura da amanuense, in quel tempo passato ma presente.
In colore non è nerissimo quanto l’inchiostro ferrogallico, ma a me piace molto, delicato e raro come la quercia Knopper. Il colore col tempo può cambiare, e questo lo rende vivo. Ogni giorno osservo i miei scritti sperandio “arrugginiscano” un po’, come quei bei libri antichi scritti dai frati benedettini.

Avvertenze: Ovviamente, non bere, non ingerire e non adatto ai bambini.

NB I colori autoprodotti fanno sì che anche una sola pennellata possa raccontare la storia di quella terra resa pittura. Qualcuno lo vorrò solo accanto.

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