Sorti, Terra d’ombra

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Sorti, terra d’ombra, raccolta presso località Sorti di Pievetorina (MC) Marche, nel 1995

Una terra particolare, adatta per realizzare colori ad acquarello e colori ad olio (anche per acrilico e tempera ma non l’ho provato a differenza degli altri), setacciata macinata e lavata per diversi giorni. Successivamente è stata ancora macinata fino ad ottenere la finezza desiderata.

All’epoca quando la realizzai fu molto complicato perché non mi accontentai della lavatura ma cercai di eliminare con vari metodi le sostanze organiche più resistenti. Questa terra ha “subito” una vera terapia d’urto, ma ancora è qui a mantenere il suo colore accogliente.
Ovviamente Se avete bisogno di un pigmento di questa tonalità ce ne sono moltissimi in commercio e più convenienti, questa quantità non permetterà di realizzare grandi opere (per dimensione), ma è un colore che contiene un concetto, un’idea, un viaggio, un po’ di poesia e ciò che leggerete di seguito. Una sola pennellata donerà una piccola magia e farà grande l’opera.

Contenuto. In questa piccola bottiglia si vetro alta 5 cm con tappo di alluminio, ci sono:

• – Circa 13 grammi di Terra d’ombra macinati con cura a 90 micron;
  – Le prime sperimentazioni dalla terra al pigmento
  – Una raccolta rispettosa;
  – Un luogo incantevole;
  – Un costone con accanto una strada ancora con il brecciolino rosa;
  – Il senso della scoperta e l’idea di non aver scoperto davvero nulla;
  – Il rito ripetuto di chi mi ha preceduto nel tempo, quello di macinare colori per dipingere le proprie opere;
  – L’entusiasmo della sperimentazione;
  – La delusione per le sperimentazioni venute male;
  – Qualche piccolo incidente per mancanza di conoscenza chimica;
  – Un po’ di ansia per non saper onorare abbastanza questo colore e questa nostra terra;
  – L’amore per la ricerca;
  – Il gesto dell’arte;
  Un tempo non immaginavo che quasi 30 anni dopo proprio lì a pochi metri, avrei costruito un Labirinto ad oggi visitabile.

Uso: personalmente lo uso come colore ad olio miscelandolo con olio di lino imbianchito e una goccia di damar, il colore diviene molto scuro per cui consiglio di usare anche altri olii (noce, papavero… e vedere come vira). Ho anche miscelato questo pigmento con la colla di coniglio per una patinatura su terracotta. Sulla targhetta descrittiva sul tappo, il colore è solamente sciolto in acqua. Proverò a farne anche acquarello con la gomma arabica.

Avvertenze: Ovviamente, non bere, non ingerire e non adatto ai bambini.

NB Non faccio alcuna discriminazione riguardo i colori che uso in pittura: dai più scadenti a quelli lavorati personalmente, ognuno di loro ha un ruolo importante nella realizzazione di un dipinto o una scultura. I colori autoprodotti fanno sì che anche una sola pennellata possa raccontare la storia di quella terra resa pittura. Qualcuno lo vorrò solo accanto.

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