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La Luce nel Segno

Il filmato di Mario Liguigli: le opere e lo studio di Viola Di Massimo

In questa sesta edizione open studio con  Rome Art Week, oltre ad esporre le ultime opere, sarà presentato:
“La luce nel segno” il video realizzato nello Studio Arte Viola dal cinematographer Mario Liguigli che si è occupato della regia e della fotografia e sarà presente in studio.
Le musiche originali
sono di Matteo Borea e il montaggio è stato affidato a Marta Di Stasi.

Il filmato della durata di 4’12” sarà proiettato nei seguenti giorni e orari. è gradita la prenotazione al 347 6884960 – info@arteviola.com

  • Venerdì 29 h 19.30, 21.00
  • Sabato 30 h 18.00, 19.30, 21.00
  • Domenica 31 h 18.00, 19.30, 21.00
  • Lunedì 1 Novembre lo studio sarà aperto per le visite ale opere su appuntamento.

Le opere e lo studio di Viola Di Massimo.

Il tempo è sospeso, ma è comunque scandito dal ticchettio di un orologio senza lancette.

La ripresa lunare e le nuvole che fuggono indicano un passaggio temporale altro.

Dalla penombra appaiono pigmenti protetti da lucenti contenitori in vetro: Rossi cadmio, Vermiglioni, Azzurri, Gialli Cromo, Terre Verdi, Malachite e strumenti quasi appartenenti allo studio di un alchimista. L’ intuizione è esatta perché nello studio di un artista avviene la trasformazione.

Tutto appare immobile e in movimento allo stesso instante.

Tutto è notturno come l’idea che vive nascosta nel buio prima della nascita nella realtà, alla luce.

Materia e materiali: pennelli, tubetti, pietre, cavalletti, le opere contenute nello studio e le tele inquadrate di profilo appena intelaiate; l’inquadratura si sofferma e rallenta sulla trama irregolare che diviene trama di una storia.

Il cinematographer Mario Liguigli prosegue il racconto inquadrando l’artista che dipinge attraverso pennellate invisibili perché Viola Di Massimo asserisce che è da ciò che nasce l’opera d’arte: dall’invisibile.

In un istante i pigmenti cadono dall’alto come salvifica pioggia, come piccoli Big Bang da cui scaturirà l’Essere. Essere concretizzato nel vociare delle opere, nei colori e nella luce. Un filmato che segue una traccia fatta di segno, grafite, olio, codici Naòm simboli di mistero, atmosfere.

Di pietre nate da quell’ombra che vive solo attraverso la luce.

Luce che rende eterno l’amore fra artista e opera accompagnando in un luogo sospeso, discreta e avvolgente, questo racconto senza tempo.